venerdì 31 luglio 2015

Il 31 luglio 1367 moriva a San Salvatore sull'Amiata (Siena) il mercante Giovanni Colombini.
Fondò l'Ordine dei Gesuati e fu beatificato da papa Gregorio XIII.
Giovanni Colombini venne raffigurato da Priamo della Quercia
nell'Ospedale della Scala di Siena e da Pietro Perugino nella celebre Crocifissione conservata agli Uffizi (Giovanni Colombini è il personaggio a fianco del Battista).

Priamo della Quercia, Episodi della vita di Giovanni Colombini, Ospedale della Scala, Siena

Pietro Perugino, Crocifissione, Uffizi


giovedì 30 luglio 2015

Il 30 luglio 1488 moriva a Firenze Clarice Orsini, moglie di Lorenzo il Magnifico.
Fu Lucrezia Tornabuoni, madre di Lorenzo de' Medici, a combinare il matrimonio per il primogenito, recandosi di persona a Roma per scegliere la fanciulla più adatta tra le più nobili famiglie locali (In una serie di lettere scritte al marito Piero descrive Clarice graziosa nell'aspetto, di carnagione chiara, pia e di buona statura).
Durante la Congiura dei Pazzi venne mandata in tutta fretta a Pistoia con i figli per sfuggire ai giorni di forte instabilità che si ebbero a Firenze. 
La coppia ebbe dieci figli, alcuni dei quali di primaria importanza per la storia di Firenze:
- Giovanni che divenne Papa Leone X
- Lucrezia madre di Maria Salviati e nonna di Cosimo I
- Piero, Signore di Firenze, sposò Alfonsina Orsini
- Giuliano divenne Duca di Nemours, sposò Filiberta di Savoia
- Maddalena sposò Franceschetto Cybo, figlio di Papa Innocenzo VIII

Domenico Ghirlandaio, ritratto di Clarice Orsini


VILLA VOGEL

Si trova nelle vicinanze dell'Isolotto in via delle Torri a Firenze.
Inizialmente esisteva solo una casa torre, fatta edificare nel XIII secolo dalla famiglia Capponi. In epoca rinascimentale vi furono costruiti intorno il chiostro e la villa. La villa rimase di proprietà dei Capponi fino al 1776, poi fu acquistata dai Franceschi, ed infine nel 1923 dalla famiglia svizzera dei Vogel. La villa venne abbandonata nel primo dopo guerra dalla famiglia che negli anni ottanta la donò al Comune di Firenze. Oggi il parco è diventato un grande giardino pubblico.



Il 30 luglio 1549 nasceva a Firenze Ferdinando I de' Medici, quinto figlio maschio di Cosimo I ed Eleonora di Toledo. In un primo tempo fu cardinale, carica che gli venne data dopo la morte del fratello Giovanni, poi nel 1587 divenne Granduca di Toscana succedendo a suo fratello Francesco. Mantenne il cardinalato fino al matrimonio con Cristina di Lorena, nel 1589. A Roma nel periodo cardinalizio fece costruire Villa Medici, da cui portò molte opere d'arte a Firenze. Qui commissionò il Forte Belvedere a Bernardo Buontalenti e fece eseguire la statua del padre Cosimo I, ancora oggi in Piazza della Signoria, dal Giambologna. Fece edificare le ville di Artimino e dell'Ambrogiana, il Forte di San Giorgio e le Cappelle Medicee nella chiesa di San Lorenzo. Fu il protettore della Camerata de' Bardi che avrebbe posto le basi per il melodramma e, in seguito, dell'opera lirica italiana.

Alessandro Allori, Ferdinando I in abiti cardinalizi, 1588

Scipione Pulzone, Ferdinando I, 1590, Firenze, Uffizi

Giambologna, statua equestre di Cosimo I, 1587, Firenze, Piazza Signoria

La villa di Artimino

mercoledì 29 luglio 2015

Il 29 luglio 1580 nasceva a Montevarchi lo scultore Francesco Mochi. Formatosi con i dettami del Manierismo nella bottega di Santi di Tito, fu uno degli iniziatori del Barocco. A Firenze approfondì la conoscenza di Donatello, Michelangelo e Giambologna; il suo stile subì un'evoluzione progressiva in seguito anche ai viaggi a Orvieto, Piacenza e Roma.

Annunciazione, 1603-1608, Orvieto, Duomo

Santa Veronica, 1629-1632, Città del Vaticano

Monumento equestre ad Alessandro Farnese, 1612 ca., Piacenza, Piazza Cavalli

Bassorilievo alla base del monumento equestre di Ranuccio I Farnese con l'Allegoria del Buon Governo, 1620 ca., Piacenza, Piazza Cavalli (è evidente la ripresa dello stiacciato donatelliano)

martedì 28 luglio 2015

LE BEVANDE COLONIALI Argenti e Salotti del Settecento Italiano.
La mostra presenta un'unica raccolta di argenti italiani del '700 provenienti da importanti collezioni: Caffettiere, teiere, cioccolatiere, zuccheriere, contenitori raffinatissimi ma al tempo stesso funzionali, guantiere appartenute a famiglie aristocratiche ad altre suppellettili in argento che fanno da corredo.
La mostra rimarrà aperta fino al 31 Ottobre presso la Basilica di San Francesco di Arezzo.
orari: lun-ven 9-19; sab 9-18:30, dom 13-18:30
prezzi: intero solo mostra 6 euro, cumulativo per Basilica di San Francesco, Museo di Casa Vasari e Museo Archeologico 3 euro
info: www.museistataliarezzo.it

Pietro Longhi, Bottega del caffè

Il 28 luglio 2004 moriva a Orsigna il giornalista e scrittore fiorentino Tiziano Terzani. Una vita piena e densa di avvenimenti la sua, che è possibile scoprire grazie ad alcuni libri scritti di suo pugno, come "In Asia", "La Fine è il Mio Inizio", "Un Altro Giro di Giostra".
"Questo è un grande concetto che la cultura occidentale ha dimenticato ma che aveva in sé: che tutto è uno. Questa idea della dicotomia è del tutto sbagliata... L'universo è l'armonia degli opposti. Perché non c'è acqua senza fuoco, non c'è femminile senza maschile, non c'è notte senza giorno, non c'è sole senza luna, non c'è bene senza male." (da un suo discorso)



Il 28 luglio 1645 nasceva a Blois Margherita Luisa d'Orléans, futura moglie di Cosimo III de'Medici. Il matrimonio avvenne contro la sua volontà, tanto che alla fine la granduchessa riuscì a separarsi dal marito e a tornare in Francia nel 1675. Tenne comunque il titolo di Granduchessa di Toscana dal 1670 al 1721. La coppia ebbe tre figli, fatto che non garantì comunque lunga discendenza alla famiglia: Ferdinando morì di sifilide prima di diventare Granduca; Anna Maria Luisa non ebbe figli, ma assicurò il patrimonio mediceo alla città di Firenze impedendone la dispersione; Gian Gastone, il più piccolo, fu l'ultimo Medici col titolo di Granduca di Toscana, senza eredi.

Ritratto di scuola fiorentina, Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina

Ritratto della bottega dei Beaubrun, Parigi, Reggia di Versailles

Il 28 luglio 1364 nella Battaglia di Cascina i fiorentini sconfiggono i pisani facendo il loro primo passo verso la conquista di tutta la Repubblica di Pisa. Quest'avvenimento avrebbe dovuto essere celebrato con l'affresco di Michelangelo nella sala del Maggior Consiglio (oggi Salone dei Cinquecento) in Palazzo Vecchio, ma purtroppo ne venne realizzato solo un cartone, oggi perduto, nel 1505-1506 circa. Se ne conosce l'iconografia grazie a studi e copie antiche: la migliore è quella di Aristotile da Sangallo, del 1542, di proprietà del conte di Leicester.


lunedì 27 luglio 2015

Il 26 luglio 1836 nasceva a Fontebuona, nel comune di Vaglia, il pittore Adriano Cecioni. Studiò presso l'Accademia di belle arti di Firenze e nel 1859 partecipò alla seconda guerra di indipendenza; in seguito si avvicinò al movimento artistico dei macchiaioli. Nel 1863 si trasferisce a Portici, dove rimase fino al 1867, dove fondò la Scuola di Resìna con Giuseppe De Nittis, Marco De Gregorio e Federico Rossano. Scopo del gruppo era integrare lo stile dei macchiaioli con il naturalismo della scuola napoletana. Dopo essere tornato a Firenze, nel 1870 si trasferì in Francia e poi a Londra nel 1872, dove lavorò come caricaturista per Vanity Fair. Nel 1884 gli venne assegnata la cattedra al Magistero di Firenze.

Adriano Cecioni

Le ricamatrici, 1866

Ritratto della moglie, 1868

Signora che si abbottona il guanto, 1869, Firenze, Palazzo Pitti, Galleria d'Arte Moderna

Il 27 luglio 1498 moriva all'Antella (Fi) l'umanista e scrittore Vespasiano da Bisticci, conosciuto nella Firenze dei Medici per la sua attività di libraio e trascrittore di testi che egli stesso realizzava su richiesta ai signori del tempo, tra i quali Cosimo il Vecchio. Consigliò Cosimo al momento della creazione della Biblioteca Laurenziana creando un catalogo che diventò la base della collezione e trascorse 14 anni nella formazione della biblioteca di Federico da Montefeltro, duca di Urbino. Dopo l'invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg, la sua attività divenne meno richiesta e decise quindi di ritirarsi nella sua villa all'Antella dove scrisse le biografie (ben 103) di uomini famosi da lui conosciuti.

Cosimo il Vecchio
Lettera di Vespasiano da Bisticci a Cosimo de'Medici, Firenze, Archivio di Stato, Fondo Mediceo avanti Principato, filza XII, c.413r


Copertina delle "Vite di Uomini Illustri del secolo XV"

sabato 25 luglio 2015

Domani, domenica 26 luglio, si festeggia Sant'Anna, figura importante per i fiorentini, tanto da essere la copatrona della città. Il 26 luglio 1343 venne definitivamente cacciato Gualtieri di Brienne, noto come Duca d’Atene, con una sollevazione popolare, mettendo fine alla tirannia in città dello straniero, che durava da un anno. E’inoltre la festa delle Arti fiorentine che, per prime, presero il potere dopo di lui.
L'opera è la Madonna col Bambino e Sant'Anna del 1424-1425, realizzata da Masolino con l'allievo Masaccio, il cui tratto si riconosce nel gruppo della Madonna col Bambino. Si può ammirare presso la Galleria degli Uffizi.



Il 25 luglio 1473 nasceva a Firenze Maddalena de'Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini. Ebbe come precettore Agnolo Poliziano, che la iniziò alla cultura umanistica assieme ai suoi fratelli e sorelle. Andò in sposa a Francesco detto Franceschetto Cybo-Tomasello, figlio di papa Innocenzo VIII e conte di Ferentillo e Anguillara nel 1487.

Maddalena de'Medici con la sorella Contessina 
Maddalena de'Medici


Il 25 luglio 1495 moriva a Firenze l'architetto Francesco di Giovanni, detto il Francione. Fu uno dei più importanti progettisti di fortificazioni della seconda metà del XV secolo; i suoi allievi, tra cui Antonio e Giuliano da Sangallo, svilupparono in seguito la "fortificazione alla moderna" . Nel 1488 fu nominato "Provveditore delle opere di fortificazione e di difesa della Repubblica di Fiorenza" in un momento in cui i Medici si erano resi conto della necessità di difendere il territorio. Francione generalmente utilizzava, per rafforzare gli spigoli delle cinte murarie, l'innovativo bastione circolare ("rondella"), utilizzato anche da Francesco di Giorgio Martini, la cui forma circolare permetteva di far deviare molti dei tiri delle artiglierie, di meglio disporre il tiro incrociato dall’interno e di meglio assorbire eventuali crolli parziali. Unica opera documentata di altro tipo documentata è la porta in legno nella Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio, realizzata con Giuliano da Maiano.

La porta intarsiata nella Sala dei Gigli

La fortezza di Sarzanello

La "rondella" di San Gimignano

venerdì 24 luglio 2015

Il 24 luglio 1892 nasceva a Firenze Elena Caterina Catardi, in arte Rina De Liguoro, pianista e attrice. Iniziò la sua carriera come musicista, molto apprezzata, poi scelse la strada del cinema, spinta anche dal marito attore Wladimiro De Liguoro, sposato nel 1918. Fu protagonista di molti film in costume, come Quo Vadis? del 1925 o Gli Ultimi Giorni di Pompei del 1926; lavorò anche all'estero per poi tornare nel 1939 in Italia, dove girò molti altri film, l'ultimo dei quali fu Il Gattopardo del 1963.



giovedì 23 luglio 2015

Il 23 luglio 1603 moriva a Firenze il pittore e architetto Santi di Tito, uno dei personaggi più importanti dell'arte fiorentina del Cinquecento. Formatosi a Firenze, ebbe contatti con Baccio Bandinelli e Agnolo Bronzino. Iniziò la sua carriera artistica a Roma, dove lavorò a Palazzo Salviati, al Belvedere dei Palazzi Vaticani e alla casina di Pio IV insieme a Federico Zuccari. Dopo una prima fase influenzata dalla maniera romana, il pittore, tornato a Firenze, adottò un linguaggio più semplice ed essenziale, come da tradizione dei primi decenni del secolo. Lavorò alle esequie funebri di Michelangelo preparandone gli apparati, nello studiolo di Francesco I e gli furono commissionate varie pale d'altare. Come architetto si ricorda ad esempio per la cappella di San Michele a Petrognano del 1591.

Resurrezione, 1565, Firenze, Basilica di Santa Croce

Le sorelle di Fetonte, Firenze, Palazzo Vecchio, Studiolo di Francesco I

La cappella di San Michele a Petrognano

Visione di san Tommaso d'Aquino, 1593, Firenze, Museo di San Marco

mercoledì 22 luglio 2015

LUCCA. SAN MICHELE IN FORO
Abbiamo notizie di questa chiesa da prima dell'anno 1000, eppure sulla facciata sono raffigurati anche personaggi vissuti molto più tardi, come il re Vittorio Emanuele II, Cavour, Pio IX , Napoleone III, Alessandro Volta, Cristoforo Colombo, Galileo Galilei, Gutenberg, Bettino Ricasoli, Carlo Alberto di Savoia... Perché?
Il motivo è presto detto: nel 1866 la facciata della chiesa subì un lungo restauro per opera dell'architetto Giuseppe Pardini; tale intervento divenne un pretesto per celebrare l'Unità d'Italia, lo stesso architetto sosteneva che fosse necessario effigiare gli uomini che nella storia hanno contribuito all'avanzamento del progresso sociale e nazionale.

San Michele in Foro
Dalla pagina fb di Mo(n)stre

Camillo Benso, conte di Cavour

Napoleone III


Il re Vittorio Emanuele II

Il 22 luglio 1510 nasceva a Firenze Alessandro de'Medici. Primo Duca di Firenze, governò dal 1532 al 1537 e fu l'ultimo discendente del ramo principale dei Medici ad essere a capo della città. Era soprannominato il Moro, anche se non è chiaro se avesse o meno la pelle scura, probabilmente una caratteristica presa dalla presunta madre, una serva mulatta di casa Medici, chiamata Simonetta da Collevecchio. Cominciò ad imprimere su Firenze il carattere "principesco" del governo, eliminando i simboli repubblicani e comunali, addirittura incaricando Benvenuto Cellini di preparare monete con taglio diverso dal fiorino e con l'immagine del Duca. E'sepolto nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo insieme al presunto padre, Lorenzo de'Medici duca di Urbino.

Cristofano dell'Altissimo, Ritratto di Alessandro de'Medici, 1562-1565, Firenze, Uffizi
Giorgio Vasari, Ritratto di Alessandro de'Medici, 1534 ca., Firenze, depositi degli Uffizi


La Tomba di Lorenzo de'Medici duca di Urbino nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo

martedì 21 luglio 2015

La sindrome di Stendhal, detta anche sindrome di Firenze (città in cui si è spesso manifestata), è il nome di una affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiro, vertigini, confusione e allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se esse sono compresse in spazi limitati. Il grande scrittore, da cui la sindrome ha preso il nome, ne fu vittima proprio a Firenze, durante il suo Grand Tour nel 1817, uscendo da Santa Croce: "Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere." La malattia, piuttosto rara, colpisce principalmente persone molto sensibili e fa parte dei cosiddetti “malanni del viaggiatore”. Nel 1977 Graziella Magherini, psichiatra e psicoanalista fiorentina, per prima individuò e descrisse la sindrome di Stendhal. E a voi è mai successo?

Lo scrittore Marie Henri Beyle, conosciuto come Stendhal
La facciata di Santa Croce

L'interno


Il 21 luglio 1515 nasceva a Firenze il presbitero (e poi santo) Filippo Neri. Per il suo carattere burlone, fu anche chiamato il «santo della gioia» o il «giullare di Dio». Fu battezzato nella chiesa di San Piero Gattolino (in via Romana). Nella chiesa di San Filippo Neri, facente parte del complesso di San Firenze nell'omonima città, si può ammirare al centro del soffitto a cassettoni la Gloria di San Filippo Neri, tela del XVIII secolo.

Guido Reni, San Filippo Neri, 1615, Roma, Chiesa Nuova
La chiesa di San Piero Gattolino in via Romana

Camillo Sagrestani, La Gloria di San Filippo Neri, 1715, Firenze, chiesa di San Filippo Neri