martedì 19 gennaio 2016

Il 19 gennaio 1766 moriva a Parigi l'architetto, pittore e scenografo fiorentino Giovanni Niccolò Servandoni. Fu allievo del pittore vedutista Giovanni Paolo Pannini a Roma e studiò disegno e prospettiva presso l'incisore ed architetto Giuseppe Ignazio Rossi. Dal 1724, anno in cui si trasferì a Parigi, cominciò la sua carriera nel campo della scenografia per l'Opéra National de Paris di cui, per un certo periodo fu il primo scenografo e il direttore delle macchine. Nel 1731 fu ammesso all'Académie Royale de Peinture et de Sculpture come pittore di rovine antiche. Manifestò anche un grande talento per gli allestimenti effimeri, progettando gli apparati per la celebrazione della nascita del Delfino (1729) insieme al suo vecchio maestro Pannini giunto da Roma. Nel 1736 realizzò il baldacchino nella crociera del transetto e l'altare della chiesa di San Bruno delle Certose di Lione.
Lasciata Parigi per debiti, lavorò a Lisbona, Dresda, Vienna e Londra, soprattutto per le corti dei sovrani.


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Sala da ballo nel Castello di Condé


Paesaggio con rovine

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