Il 13 agosto 1608 moriva a Firenze lo scultore Jean de Boulogne meglio conosciuto come Giambologna.
Nel 1552 si trasferì a Firenze trovando ospitalità e protezione nella casa di Bernardo Vecchietti, grande collezionista del tempo che lo introdusse alla corte medicea di Cosimo I de' Medici.
Nel 1563 Giambologna venne chiamato a Bologna per realizzare la figura del dio Nettuno da collocare sulla fontana di Piazza Nettuno. Rientrato a Firenze nel 1565, Giambologna venne incaricato di realizzare una scultura nell'ambito dei preparativi delle nozze tra Francesco I e Giovanna d'Austria.
Per citare alcune tra le sue opere più importanti: il "Ratto delle Sabine" ed “Ercole e Centauro” nella Loggia de' Lanzi, il monumento equestre di Cosimo I in Piazza Signoria, la statua di San Luca nella chiesa di Orsanmichele, il monumento equestre di Ferdinando I in Piazza della Santissima Annunziata, la statua di "Bacco" oggi conservata al Bargello, il "Colosso dell'Appennino" nel Parco di Villa Demidoff a Pratolino, le statue di "Venere" e "Oceano" del giardino di Boboli.
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Colosso dell'Appennino, villa Demidoff, Firenze |
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San Luca, Museo Nazionale del Bargello |
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Bacco, Museo Nazionale del Bargello |
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Venere, giardino di Boboli |
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Ratto delle Sabine, Loggia dei Lanzi |
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Ercole e Centauro, Loggia dei Lanzi |
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Oceano, Museo Nazionale del Bargello (in origine si trovava nel giardino di Boboli) |
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