Sui vecchi valori della pittura accademica, dal disegno prospettico e dalla composizione ordinata, innestò i nuovi valori del colore a macchia, del colore-luce, una nuova luce che calava sui vecchi valori che rimanevano tuttavia fondanti della composizione, e sovrapponeva alle vecchie velature una controllata patina romantica, il sentimento della bontà e della semplicità, della serenità e della pulizia di cui quella classe era, secondo lui, portatrice.
Dissoltosi dapprima il gruppo dei macchiaioli, svanite poi le illusioni di progresso e democrazia, cadute infine le maschere dei buoni valori, crollò in Lega il supporto che reggeva le sue composizioni e fuggirono i clienti, che non lo compresero e forse lo disprezzavano, perché quei valori erano ormai scomparsi e il pittore non era più in grado di rappresentarli; il colore, privo della trama che gli dava ordine e lo guidava nei percorsi della composizione, restò un grumo disfatto sulla tela.
I suoi dipinti sono oggi custoditi in Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia e Toscana.
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Autoritratto, 1861, Firenze, Galleria degli Uffizi |
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L'educazione al lavoro, 1863, Montecatini Terme, collezione privata |
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La casa di don Giovanni Verità, 1855 |
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Passeggiata nel giardino, 1870, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti |
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Contadina appoggiata ad una scala, 1885 ca., Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti |
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Il canto di uno stornello, 1867, Firenze, Galleria d'arte moderna di palazzo Pitti |
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La nonna, 1862 |
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Bozzetto di Episodio della guerra del 1859 - Ritorno di bersaglieri italiani da una ricognizione, 1861, Firenze, Galleria d'arte moderna di palazzo Pitti |
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