Eletto membro dell'Accademia della Crusca, si occupò della preparazione delle voci riguardanti le arti per la III edizione del Vocabolario della Crusca (1691).
Ci restano molte lettere, specchio dei fitti rapporti che seppe intrattenere con artisti, agenti d'arte e altri collezionisti. Le sue collezioni personali andarono ad arricchire ulteriormente il patrimonio della famiglia Medici ed oggi si possono ammirare, divise per settore, in vari musei fiorentini: i quadri agli Uffizi e nel Corridoio Vasariano, le strumentazioni scientifiche (tra cui la lente e i cannocchiali di Galileo, il giovilabio e gli strumenti da esperienza dell'Accademia del Cimento) al Museo Galileo (suo fu il famoso cannocchiale e la "reliquia" del dito di Galileo), i libri alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, e in altri luoghi.
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G. B. Gaulli, ritratto del cardinale Leopoldo de'Medici, 1670 |
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I cannocchiali di Galileo, Firenze, Museo Galileo |
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