giovedì 18 febbraio 2016

Il 18 febbraio 1743 moriva a Firenze l'ultima esponente della famiglia Medici, Anna Maria Luisa. Fu l'unica figlia femmina del Granduca Cosimo III e della principessa Margherita d'Orléans e divenne la seconda moglie del Principe elettore del Palatinato, Giovanni Carlo Guglielmo I, da qui il nome di Elettrice Palatina. Il matrimonio non produsse eredi ma fu comunque armonioso, dato che la coppia era solita trascorrere insieme il proprio tempo promuovendo spettacoli musicali e teatrali.
Anna Maria Luisa divenne una nota mecenate di numerosi musicisti e autori di teatro dando lustro e rinomanza alla corte del Palatinato. Per il volere dell'Elettrice, fu anche ricostruito il Castello di Bengsberg: la vista che si godeva da quest'edificio le ricordava il paesaggio toscano. Purtroppo Giovanni Carlo Guglielmo I morì nel 1716 e Anna Maria Luisa tornò quindi a Firenze nel 1717.
I rapporti con suo fratello, Gian Gastone, non furono mai positivi e per questo decise di lasciare il proprio appartamento in Palazzo Pitti e trasferirsi fuori Firenze presso Villa La Quiete.
Dopo la morte del fratello nel 1737, il titolo granducale passò al duca di Lorena mentre ad Anna Maria Luisa sarebbero spettati i possedimenti allodiali, le vesti di stato, le gallerie d'arte, le proprietà nel Ducato d'Urbino, lascito di Vittoria della Rovere, la nonna, ed il danaro liquido di casa Medici, oltre 2 milioni di fiorini. Fu proprio la sua passione per l'arte a portarla a compiere il gesto per cui è rimasta famosa e che fu la vera fortuna della città di Firenze: il 31 ottobre 1737 Anna Maria Luisa stipulò con la nuova dinastia regnante il cosiddetto "Patto di Famiglia" che stabiliva che i Lorena non potessero trasportare "o levare fuori della Capitale e dello Stato del Granducato ... Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose... della successione del Serenissimo GranDuca, affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri."
Firenze in questo modo non subì la sorte dei ducati di Ferrara, Urbino, Mantova o Parma, che furono svuotati delle collezioni artistiche all'estinzione delle case regnanti.
Con la sua morte si estinse il ramo granducale della famiglia Medici: fu tumulata nella Chiesa di San Lorenzo, all'epoca non ancora completa e per la quale aveva destinato una parte delle proprie rendite in perpetuo fino alla conclusione dei lavori.
Saremo per sempre in debito con te, grazie Anna Maria Luisa.

J. Sustermans, ritratto di Ferdinando e Anna Maria Luisa con la loro governante, 1670, Firenze, Museo Stibbert

Jan Frans van Douven, ritratto di Anna Maria Luisa e Giovanni Guglielmo, 1708, Firenze, Galleria degli Uffizi

Antonio Franchi, Anna Maria Luisa de'Medici, 1690-1691

Villa la Quiete

A. Franchi, ritratto di Anna Maria Luisa con i Fiori, 1682-1683

La statua omaggio per l'Elettrice Palatina accanto alle Cappelle Medicee, Firenze.
Jan Frans van Douven, Anna Maria Luisa in lutto per la morte del marito Giovanni Guglielmo, 1717. Sullo sfondo è visibile il ritratto di Giovanni Guglielmo con le regalie del Palatinato.

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