Si inserì inoltre nel dibattito sulla questione della lingua, che verteva sul problema di quale utilizzare nella penisola italiana. Egli fu tra quelli a favore dell'uso del volgare, come si riscontra nel dialogo Ad Petrum Paulum Histrum, nel quale due umanisti del periodo, Coluccio Salutati e Niccolò Niccoli, esponevano il loro punto di vista: il primo asseriva che il volgare sarebbe stato degno solo se regolamentato da assiomi linguistici precisi, il secondo proponeva una visione ancora più radicale, arrivando a giudicare tre fra i principali letterati italiani - Alighieri, Petrarca e Boccaccio - poco più che degli ignoranti. L'autore difendeva questi ultimi, riconoscendo la grandezza delle loro opere, invece di giudicarli in base alla lingua che usavano.
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Leonardo Bruni |
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Bernardo Rossellino, Monumento funebre di Leonardo Bruni nella basilica di Santa Croce a Firenze, 1450 |
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