Era appassionato di alchimia e sensibile alle opere dei maggiori chimici e alchimisti del tempo. Suggestionato dalle porcellane cinesi importate in occidente, volle ad ogni costo che fosse risolto il problema degli impasti per realizzare le porcellane, e nel Casino di San Marco in Firenze, sotto la direzione del Buontalenti, mise all'opera gli "arcanisti", partecipando egli stesso alle sperimentazioni, con lunghe frequentazioni in laboratorio. I tentativi ebbero successo e intorno al 1575 vedranno la luce le prime opere di porcellana a pasta vitrea mai realizzate in occidente, la cosiddetta "Porcellana dei Medici".
La sua morte è tuttora oggetto di dibattito: la sera dell'8 ottobre 1587, dopo una giornata trascorsa in battuta di caccia insieme al fratello Ferdinando, Francesco I e Bianca cenarono presso la Villa di Poggio a Caiano, ma, prima Francesco e poi Bianca, si sentirono male e si misero presto a letto accusando febbre elevata e intermittente con episodi di vomito: undici giorni dopo erano morti entrambi, senza che l'uno sapesse dell'altro. Sono state avanzate varie ipotesi a seguito di studi, tra cui l'avvelenamento o la contrazione della malaria.
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A. Bronzino, ritratto di Francesco I con la madre Eleonora di Toledo, 1549 ca., Pisa, Museo Nazionale di Palazzo Reale |
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A. Bronzino, ritratto di Francesco I de'Medici bambino, 1551, Firenze, Galleria degli Uffizi |
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Maso da San Friano, ritratto di Francesco I de'Medici, 1570, Prato, Palazzo Comunale |
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G. Utens, lunetta con la Villa e il Parco di Pratolino, 1599-1602 |
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V. Borghini e G. Vasari, Lo Studiolo di Francesco I, 1570-1572, Firenze, Palazzo Vecchio |
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Le statue di Venere di Vincenzo Danti e la Giunone di Giovanni Bandini, Firenze, Palazzo Vecchio, Studiolo |
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Busto di Francesco I presso lo Spedale degl'Innocenti, Firenze |
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