Fu mandato giovanissimo nella bottega di un doratore artigiano, amico di famiglia. Frequentò anche l'Istituto d'Arte e la Scuola Libera del Nudo dell'Accademia di Belle Arti. Dopo essersi dedicato per qualche anno alla musica e al canto, dal 1924 si concentrò esclusivamente alla pittura.
La sua prima produzione si avvicina alla tradizione dei macchiaioli toscani, integrandola in seguito con suggestioni impressioniste; soggetti ricorrenti nella sua figurazione sono paesaggi, figure, nature morte. L'ultima produzione è incentrata su vedute dell'Arno.
Oltre a pittore, fu anche ceramista e poeta e membro della "Antica Compagnia del Paiolo" che raggruppa i maggiori rappresentanti dell’arte fiorentina.
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Paesaggio, 1968 |
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Veduta d'Arno al Girone, 1950 |
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Pescatori sul fiume, 1963 |
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