Prima della costruzione di Palazzo Strozzi la piazza si chiamava “Piazza delle Cipolle” perché vi si svolgeva il mercato ortofrutticolo. Nel 1762 venne apposta una targa sul palazzo (ancora oggi visibile) che vietava la vendita sulla piazza di cocomeri, poponi e ferrivecchi, decretando così la fine del secolare mercato
"per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei forestieri”, perché Firenze e la Toscana sono tanto e tanto altro..
mercoledì 13 maggio 2015
martedì 12 maggio 2015
Poteva forse il Granduca di Toscana, attento a ogni minimo valore simbolico delle sue collezioni artistiche, commissionare e pagare per la sua
residenza, il giardino di Boboli, delle statue che guardassero le
siepi? In effetti quei poveri cani collocati oggi con casualità nei
vialetti intorno all'Isola, in origine si trovavano nell'anfiteatro e
con molte probabilità il loro sguardo era indirizzato verso la Sala
del Trono.
Arte minore e silenziosa tra i colli di Firenze: i graffiti.
via Pian dei Giullari, in via San Leonardo, in via dell'Erta Canina, via delle Campora. Strade un tempo di campagna che oggi percorriamo rapidamente in macchina, ma che nascondono lungo i loro muri capolavori di artigianato risalenti alla fine del Settecento. Furono eseguiti da artisti armati di calce e forchetta (a tre o quattro punte)
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