mercoledì 30 dicembre 2015

DOV'E' FINITA LA STATUA DI VITTORIO EMANUELE II IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA?

Il monumento al re Vittorio Emanuele II a cavallo al centro di piazza della Repubblica fu inaugurato il 20 settembre 1890, con i cantieri ancora aperti per ricostruire i palazzoni nella piazza (la foto in bianco e nero risale al giorno dell'inaugurazione mostra gli edifici della piazza ancora incompleti e coperti da teli come scenografie di fortuna per la cerimonia civile solenne). La statua non piacque ai fiorentini, come testimonia un pungente sonetto di Vamba, che lo apostrofava come "Emanuele a corpo sciorto". 
La statua di Vittorio Emanuele II venne rimossa nel 1932 e spostata alle Cascine, in piazza Vittorio Veneto, dove si trova tuttora.




Il 29 dicembre 1838 nasceva a Firenze il pittore Raffaello Sernesi. Si formò presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Aderì ben presto alla corrente dei Macchiaioli. Dipinse moltissime vedute di Firenze e dell'Appennino fiorentino e pistoiese e pur restando fedele ai Macchiaioli si accostò anche alla corrente del Realismo. Fervente garibaldino, nel 1866 durante la Terza Guerra d'Indipendenza si arruolò volontario nel 6º Reggimento del Corpo Volontari Italiani e combatté in Trentino. Gli venne amputata una gamba per una ferita di guerra e morì di cancrena nell'ospedale Maggiore di Bolzano.






lunedì 28 dicembre 2015

Il 28 dicembre 1627 nasceva a Firenze il pittore Alessandro Rosi. Allievo di Cesare Dandini, dal 1677 diresse l'Arazzeria Medicea. Operò principalmente a Prato e a Firenze. Il suo stile riprese il barocco fiorentino con atmosfere melodrammatiche e talvolta anche con un erotismo di fondo nonostante rappresentasse soprattutto soggetti sacri.

Autoritratto

Battesimo di Cristo, Bagno a Ripoli, San Pietro

Cerere, collezione privata

Firenze, Palazzo Corsini al Parione, Galleria dell'Aurora

Firenze, Palazzo Corsini al Parione, Galleria dell'Aurora

Santa con un putto, 1646 ca., collezione privata

domenica 27 dicembre 2015

Il 27 dicembre 1992 moriva a Firenze il pittore Giovanni Colacicchi. All’età di sedici anni si trasferì dal paese natale, Anagni (FR), a Firenze, dove maturerà come artista. Diventerà uno dei più importanti pittori figurativi del gruppo artistico del ‘Novecento Italiano’, insieme a Carrà, Casorati, De Chirico, De Pisis, Guidi e Morandi, con i quali realizzerà una mostra a Milano nel 1926.
Dal 1928 al 1948 è invitato alla Biennale di Venezia. Dal 1940 al 1970 sarà insegnante all’Accademia di Belle Arti di Firenze, di cui per molti anni fu anche il direttore. Oltre ai paesaggi, alle nature morte, ai ritratti e ai grandi quadri di figure, spesso di tema mitologico, eseguì numerose grandi decorazioni per edifici pubblici in Italia.
Si impegnò molto in politica e per la salvaguardia del patrimonio ambientale e artistico, insieme alla moglie Flavia Arlotta.

Giovanni Colacicchi
Niobe, 1934, proprietà della famiglia Colacicchi

Figura, 1923, collezione privata

Calamaio e penne, 1923, collezione privata

Lo studio, 1922, collezione privata

Paesaggio nuvoloso, 1920 ca., collezione privata


Il 27 dicembre 1612 Galileo Galilei osservò per la prima volta il pianeta Nettuno a Firenze, il più lontano pianeta del Sistema Solare e lo disegnò sulle proprie carte astronomiche.

Casa di Galileo, Firenze

Pianeta Nettuno

Sistema Solare




sabato 26 dicembre 2015

Gruppo di Macchiaioli al Caffè Michelangiolo in via Cavour n. 21.

Una lapide sul palazzo li ricorda così: 

"In questo stabile ebbe sede il Caffè Michelangiolo geniale ritrovo d'un gruppo di liberi artisti che l'arguzia fiorentina soprannominò Macchiaioli e le cui opere nate tra le lotte politiche e gli eroismi guerrieri del Risorgimento Nazionale perpetuarono il lume della tradizione pittorica italiana rinnovandone gli spiriti"



Il 26 dicembre 1698 nasceva a Firenze lo scultore Filippo della Valle. Nipote di Giovanni Battista Foggini, si trasferì giovanissimo a Roma e fu subito coinvolto nella decorazione della cappella Corsini in Laterano, insieme ad altri scultori importanti dell'epoca, collaborando poi ad altre opere romane tra cui, negli anni '70 del Settecento, la fontana di Trevi, per la quale eseguì le statue della Salubrità e della Fertilità, collocate nella parte centrale della fontana, accanto al Nettuno di Pietro Bracci.
Nel 1748 mandò un piccolo rilievo con la Visitazione a Siena da collocare nella cappella Chigi in Duomo 
Il suo stile coniugava il barocco con il classicismo. Fu affiliato all'Accademia dell'Arcadia e occupò per lunghi anni la carica di principe dell'Accademia di San Luca.

Le statue della Salubrità e della Fertilità accanto al Nettuno

Visitazione, 1748, Siena, Duomo, Cappella Chigi

Gerrit van Hontorst, Adorazione del Bambino, 1620, Firenze, Galleria degli Uffizi.
Con questa magnifica opera Non Solo il David vi augura uno splendido Natale!


Il 25 dicembre 1874 nasceva a Bologna il pittore Antonio Discovolo. Studiò a Pisa e nel 1891 entrò all'Accademia di Belle Arti di Firenze dove ebbe per maestro Giovanni Fattori, in seguito si spostò a Lucca per terminare gli studi e nel 1898 si stabilì a Roma.
Il suo stile fu molto vicino a quello degli impressionisti francesi, ma con maggiore attenzione verso gli effetti di luce del mare e del cielo.
Nel 1903 e nel 1905 espose alla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia e i suoi quadri furono poi presenti in altre importanti mostre, italiane e straniere.
La sua attività pittorica lo condusse a Manarola nel 1907, dove conobbe Caterina Bordone che diventò sua moglie e nel 1910 si trasferì definitivamente a Bonassola con la famiglia. Nel 1924 si trasferì ad Assisi dove si fermò per tre anni, preparando circa una sessantina di opere, finendo i suoi giorni nel paese di Bonassola.





FONTE DELLA FATA MORGANA
Ieri il Comune di Bagno a Ripoli ha indetto un concorso per la progettazione di un intervento che valorizzi il cinquecentesco Ninfeo del Giambologna, noto come la Fonte di Fata Morgana.
L'opera risale al 1573 e venne fatta costruire da Bernardo Vecchietti su una fonte che si trovava vicino a villa "Il Riposo" di sua proprietà. L' ingresso e le finestre sono rifinite in pietra e all'interno della fonte vi è una targa in cui si leggono queste parole: “Io son quella, o Lettor, fata Morgana, che giovin qui ringioveniva altrui: qui dal Vecchietto, poiché vecchia io fui, ringiovenita colla sua fontana”. 
In origine vi si trovava all'interno anche una statua marmorea raffigurante la Fata Morgana, scolpita da Giambologna. 
L'opera, della quale si erano perse le tracce, ricomparve nel 1989 in un'asta di arredi da giardino indetta da Christie’s e fu acquistata dalla collezionista Patricia Wengraf. Nel 1997 la collezionista accettò di far esporre l'opera in una mostra a Palazzo Pitti, per poi essere nuovamente venduta ad un privato poco dopo.





Il 24 dicembre 1923 nasceva a Prato l’architetto Pietro Gambacciani.
Nel 1948 ottenne la laurea in architettura presso l'Università di Firenze, e poco dopo si trasferì a Genova lavorando come progettista. La sua prima grande realizzazione fu la Torre San Vincenzo, il primo grattacielo a struttura portante in acciaio, risalente agli anni sessanta, nota come "grattacielo SIP" edificato a fianco della stazione di Genova Brignole. Il grattacielo raggiunge l’altezza di 105 metri e si innalza per 21 piani.


Il 23 dicembre 1615 moriva a Parma il pittore Bartolomeo Schedoni. Sin da piccolo aiutò il padre Giulio nella bottega di famiglia che si occupava di creare maschere per le feste e le cerimonie della corte ducale di Ranuccio Farnese. Tuttavia ben prestò manifestò la sua inclinazione verso la pittura e verso la fine del Cinquecento fu mandato a Roma a formarsi al fianco del pittore Federico Zuccari. Lo Zuccari aveva da poco concluso la decorazione della cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze, a fianco di pittori toscani e forestieri. Nel periodo fiorentino fu maestro di Passignano, Bartolomeo Carducci e tanti altri, e a detta di Vasari, faceva spesso lavorare nei cantieri importanti i suoi garzoni. Non è da escludere che pure Schedoni abbia avuto la possibilità di collaborare con lo Zuccari, seppur per breve tempo in cantieri importanti della città. Federico Zuccari a proposito dell'allievo Schedoni scriveva: “giovane spiritoso e desideroso d'imparare pittura.. ch'io lo tenessi in casa, et insegnassi la profession mia, sì come faceva con'ogni amore [...] mentre io mi godeva potere così tirare avanti il detto Giovane, si è amalato e di malatia che accenna lunghezza, per consiglio de' medici si è risoluto mutar aria, e tornare alla sua Patria, e se bene io l'ho governato, e fatto governare con ogni diligentia, tuttavia il Paese nativo, e la paterna, e materna cura harrà più forza a restituirli la Sanità.”

Gesù dormiente

Deposizione di Cristo

Il 22 dicembre 1665 nasceva a Firenze il pittore Tommaso Redi.
Fu il pittore favorito del Granduca Cosimo III de' Medici.
Dipinse per la chiesa di Montelupo Fiorentino, la Basilica di Santissima Annunziata di Firenze, l’ Abbazia di Monte Senario, realizzò un lunettone per il chiostro dei monaci della Certosa di Firenze, lavorò nella chiesa di Santa Maria a Candeli e nella chiesa di Santissima Annunziata a Pistoia.
Fu chiamato anche alla corte dallo Zar di Russia Pietro il Grande, che aveva avuto modo di ammirare le sue opere in un viaggio a Firenze, per invitarlo come maestro, all'Accademia delle Belle Arti di Mosca nel 1716, ma il Redi declinò l'invito e dieci anni dopo morì nella sua città natale.



CORRIDOIO VASARIANO
Venne realizzato nel 1565 in soli 5 mesi per volere del granduca Cosimo I de' Medici, dall'architetto Giorgio Vasari. La necessità di un percorso sopraelevato era nata per dare opportunità ai granduchi e alla corte medicea di muoversi liberamente, senza incorrere in pericoli, dalla loro residenza al palazzo del governo
Si dice che la visita del Corridoio Vasariano fu molto gradita ad Hitler ed ai gerarchi nazisti che poterono goderne, e forse fu la possibile ragione che salvò il ponte dalla distruzione, a differenza della sorte che toccò a tutti gli altri ponti cittadini in seguito alla ritirata nazista.


Il 21 dicembre 1401 nasceva a Castel San Giovanni in Altura (San Giovanni Valdarno) il pittore Tommaso di ser Giovanni di Mone Cassai, meglio conosciuto come Masaccio. 
Nel 1406 il padre morì improvvisamente, a soli ventisette anni, e poco tempo dopo la moglie diede alla luce un secondo figlio, chiamato in onore dello scomparso padre, Giovanni, successivamente detto lo Scheggia, che intraprese anche lui la carriera di pittore. Masaccio non seguì il tradizionale apprendistato in una bottega. Intorno al 1418 arrivò a Firenze ed il 7 gennaio 1422 si iscrisse all'Arte dei Medici e Speziali, registrando come proprio domicilio il popolo di San Niccolò. E' considerato l'iniziatore del Rinascimento fiorentino nonostante Vasari parlasse di lui così “Fu persona astrattissima e molto a caso, come quello che, avendo fisso tutto l'animo e la volontà alle cose dell'arte sola, si curava poco di sé e manco d'altrui. E perché e' non volle pensar già mai in maniera alcuna alle cure o cose del mondo, e non che altro al vestire stesso, non costumando riscuotere i danari da' suoi debitori, se non quando era in bisogno estremo, per Tommaso che era il suo nome, fu da tutti detto Masaccio. Non già perché è fusse vizioso, essendo egli la bontà naturale, ma per la tanta straccurataggine.




Il 20 dicembre 1459 nasceva a Firenze lo scultore Benedetto Buglioni.
Specializzato nelle tecniche della smaltatura della terracotta invetriata, avviò la sua formazione nella bottega di Andrea della Robbia. Buglioni ideò però una tecnica più rapida di quella usata dai Della Robbia, per abbassare i costi della produzione della ceramica smaltata, e questo gli permise si ottenere importanti commissioni, come il fregio dell' Ospedale del Ceppo a Pistoia in cui sono raffigurate Opere della Misericordia.
Lavorò spesso a fianco del fratello e del nipote Santi Buglione che lo aiutarono nelle tantissime commissioni affidatagli, fondò una propria bottega a Firenze e realizzò lunette, altari, crocifissi, fonti battesimali per diverse chiese fiorentine. Lavorò anche a Empoli, Bolsena, Perugia, Pisa e Prato.


Ospedale del Ceppo, Pistoia

Incoronazione della Vergine, lunetta, Ognissanti, Firenze

Ospedale del Ceppo, Pistoia, particolare restauri

Il Granduca Cosimo I de' Medici fu appassionato non solo di arte ma anche di scienze naturali: nel 1551, per stupire il popolo fiorentino ed i forestieri in visita in città, fece esporre nella Loggia dei Lanzi, in piazza della Signoria, una gigantesca carcassa di un capodoglio che era stato trovato arenato sul litorale vicino Livorno.




Il 19 dicembre 1813 nasceva a Berlino il pittore Luigi Mussini. Si formò all'Accademia delle Belle Arti di Firenze e fu discepolo di Pietro Benvenuti e Giuseppe Bezzuoli. 
Nel 1844 aprì una sua scuola a Firenze: furono suoi discepoli Silvestro Lega e Michele Gordigiani. 
Dopo un periodo trascorso a Roma, nel 1852 si trasferì a Siena come direttore dell'Accademia di Belle Arti, carica che mantenne per 37 anni, fino alla morte. All'accademia senese fu maestro di artisti che raggiunsero una grande fama come Angelo Visconti e Cesare Maccari.