sabato 26 dicembre 2015

Il 23 dicembre 1615 moriva a Parma il pittore Bartolomeo Schedoni. Sin da piccolo aiutò il padre Giulio nella bottega di famiglia che si occupava di creare maschere per le feste e le cerimonie della corte ducale di Ranuccio Farnese. Tuttavia ben prestò manifestò la sua inclinazione verso la pittura e verso la fine del Cinquecento fu mandato a Roma a formarsi al fianco del pittore Federico Zuccari. Lo Zuccari aveva da poco concluso la decorazione della cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze, a fianco di pittori toscani e forestieri. Nel periodo fiorentino fu maestro di Passignano, Bartolomeo Carducci e tanti altri, e a detta di Vasari, faceva spesso lavorare nei cantieri importanti i suoi garzoni. Non è da escludere che pure Schedoni abbia avuto la possibilità di collaborare con lo Zuccari, seppur per breve tempo in cantieri importanti della città. Federico Zuccari a proposito dell'allievo Schedoni scriveva: “giovane spiritoso e desideroso d'imparare pittura.. ch'io lo tenessi in casa, et insegnassi la profession mia, sì come faceva con'ogni amore [...] mentre io mi godeva potere così tirare avanti il detto Giovane, si è amalato e di malatia che accenna lunghezza, per consiglio de' medici si è risoluto mutar aria, e tornare alla sua Patria, e se bene io l'ho governato, e fatto governare con ogni diligentia, tuttavia il Paese nativo, e la paterna, e materna cura harrà più forza a restituirli la Sanità.”

Gesù dormiente

Deposizione di Cristo

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