domenica 28 giugno 2015

CASE D'ARTISTA 2. Jean de Boulogne, il Giambologna, visse in Borgo Pinti 26, nel Palazzo Bellini delle Stelle, famiglia che lo comprò nel 1837. Questo edificio, probabilmente costruito tra la fine del Quattrocento e inizio del Cinquecento e di proprietà dello Spedale degli Innocenti, venne sfruttato dall'artista anche come laboratorio, officina e scuola nella parte terrena. Così racconta Filippo Baldinucci : "Aveva già il Gian Bologna ottenuto dal granduca la bella casa di Pinti, ricca non solamente di nobili stanze per abitare, ma eziandio di luoghi atti a contenere agiatamente, e marmi, e statue, e modelli, ed ogni cosa necessaria, ed opportuna alla maestranza del fondere, e condurre di getto ogni gran cosa di metallo, oltre al potere dar luogo alla gran copia di giovani scolari di diverse nazioni, di che abbondava sempre quel gran maestro; fra questi era Pietro Francavilla fiammingo, Anzireccelle tedesco, Adriano pure fiammingo, Antonio Susini, Francesco, e Guasparri della Bella fratelli del celebre Stefano della Bella, e Francesco Piccardi figliolo del soprannominato Jacopo, tutti fiorentini, ma quelli che fra sì gran numero di discepoli del Gian Bologna faceva la prima figura era il Francavilla".
Qui si produssero le statue equestri di Cosimo I e di Ferdinando I per Firenze, quella del re di Francia Enrico IV, inviata a Parigi e distrutta durante la rivoluzione nel 1793, e quella di Filippo III di Spagna, che si trova in plaza Mayor di Madrid (1616).

Lo stemma del Giambologna concesso dal Granduca: una croce, una branca di leone e tre palle
Il busto di Ferdinando I del Giambologna
La statua di Filippo III in Plaza Mayor a Madrid, completata dall'allievo del Giambologna Pietro Tacca



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