Il 20 luglio 1304 nasceva ad Arezzo il poeta e scrittore Francesco Petrarca. Figlio del fiorentino Ser Petracco appartenente alla fazione dei guelfi bianchi, fu esiliato da Firenze con la famiglia nel 1302 per motivi politici. Nonostante le inclinazioni letterarie di Petrarca venne mandato dal padre, con il fratello Gherardo, a Bologna per studiare diritto civile. Morto il padre nel 1330 Petrarca si dedicò alla carriera ecclesiastica, senza però trascurare i piaceri mondani (ebbe due relazioni dalle quali nacquero i figli Giovanni e Francesca).
Ricoprì un ruolo essenziale per lo sviluppo della poesia italiana in volgare, tanto da essere considerato al pari di Dante, padre della lingua italiana.
Ad Avignone conobbe il pittore Simone Martini che con molte probabilità ritrasse Laura e nel 1338 miniò il frontespizio di un codice con le opere di Virgilio commentate da Servio (oggi alla Biblioteca Ambrosiana di Milano).
In una lettera scritta all'amico Guido Sette arcidiacono di Genova Petrarca diceva: “io sono venuto a parlare di cose che avrei potuto tralasciare; l'ho fatto perché tu non ti meravigli che brutto come sono, sia riuscito a scrivere una bella lettera”.
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