giovedì 23 luglio 2015

Il 23 luglio 1603 moriva a Firenze il pittore e architetto Santi di Tito, uno dei personaggi più importanti dell'arte fiorentina del Cinquecento. Formatosi a Firenze, ebbe contatti con Baccio Bandinelli e Agnolo Bronzino. Iniziò la sua carriera artistica a Roma, dove lavorò a Palazzo Salviati, al Belvedere dei Palazzi Vaticani e alla casina di Pio IV insieme a Federico Zuccari. Dopo una prima fase influenzata dalla maniera romana, il pittore, tornato a Firenze, adottò un linguaggio più semplice ed essenziale, come da tradizione dei primi decenni del secolo. Lavorò alle esequie funebri di Michelangelo preparandone gli apparati, nello studiolo di Francesco I e gli furono commissionate varie pale d'altare. Come architetto si ricorda ad esempio per la cappella di San Michele a Petrognano del 1591.

Resurrezione, 1565, Firenze, Basilica di Santa Croce

Le sorelle di Fetonte, Firenze, Palazzo Vecchio, Studiolo di Francesco I

La cappella di San Michele a Petrognano

Visione di san Tommaso d'Aquino, 1593, Firenze, Museo di San Marco

Nessun commento:

Posta un commento