sabato 17 ottobre 2015

Il 17 ottobre 1488 nasceva a Firenze lo scultore Baccio Bandinelli, pseudonimo di Bartolommeo Brandini. Figlio di un famoso orafo fiorentino, Michelangelo Brandini, fu mandato a studiare disegno e pittura, ma fu nella scultura che scoprì il suo talento, quindi si dedicò solo a questa arte. Assunse il cognome Bandinelli in seguito all'offerta del cavalierato di San Jacopo da parte di Carlo V. Per fornire le prove di nobiltà (che non aveva), incaricò il letterato A. F. Doni di fornirgli un attestato dei Bandinelli di Siena di appartenere alla loro famiglia, cosa che gli valse non poche satire. Lavorò principalmente a Firenze, con episodi artistici anche a Loreto e Genova. Ammirò talmente tanto Michelangelo che ben presto il sentimento sfociò in invidia: Giorgio Vasari, infatti, racconta nelle Vite come i cartoni della Battaglia di Anghiari, affresco a cui il Buonarroti stava lavorando in Palazzo Vecchio, venissero studiati e copiati da molti artisti, tra cui Baccio. Non riuscendo però ad eguagliarlo nell'espressività del disegno, egli prima sottrasse i cartoni tagliandoli in riquadri, poi li distrusse in un eccesso di rabbia durante i tumulti che seguirono il reinsediamento dei Medici del 1512. La sua rivalità con Benvenuto Cellini è storia: fu comunque sempre il favorito da Cosimo I e soprattutto dalla moglie Eleonora di Toledo.

Autoritratto, 1530 ca., Boston, Isabella Stewart Gardner Museum
B. Cellini, Busto di Cosimo I, 1545-1547, Firenze, Museo Nazionale del Bargello. Questo busto e il precedente furono oggetto di un contenzioso tra i due artisti; Cosimo I preferì il lavoro di Bandinelli, relegando il busto di Cellini a Portoferraio.

Busto di Cosimo I, 1540, Firenze, Museo Nazionale del Bargello

Ercole e Caco, 1525-1534, Firenze, Piazza della Signoria


Firma alla base dell'Ercole e Caco

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