lunedì 19 ottobre 2015

Il 19 ottobre 1433 nasceva a Figline Valdarno il filosofo, umanista e astrologo Marsilio Ficino. Figlio del medico personale di Cosimo il Vecchio, studia a Firenze sotto Luca de Bernardi e Comando Comandi e impara il greco da Francesco da Castiglione. Il suo primo maestro di filosofia è il folignate Niccolò Tignosi, medico aristotelico. Da questi insegnamenti prende forma la sua Summa philosophiae, un gruppo di scritti in latino dedicati a Michele Mercati intorno al 1454 in cui il Ficino tratta di fisica, di logica, di Dio. Nella dedica all'amico scrive di volerlo introdurre «a quegli studi che devono impegnare la nostra età, secondo la regola del nostro Platone». Studia Epicuro e Lucrezio, scrivendo intorno al 1457 i Commentariola in Lucretium, che distruggerà nel 1492, seguiti da molte altre opere. Tradotti gli inni di Orfeo, di Omero, di Proclo e la Teogonìa di Esiodo, gli vengono donati da Cosimo de' Medici un codice platonico e una villa a Careggi, che diverrà nel 1459 sede della nuova Accademia Platonica, fondata dallo stesso Ficino per volere di Cosimo, con il compito di studiare le opere di Platone e dei platonici, al fine di promuoverne la diffusione. L'anima era centrale per Ficino, tanto che Cosimo de' Medici lo considerava «prescelto alla cura delle anime» come suo padre medico lo era dei corpi.

Busto di Marsilio Ficino sul Palazzo dei Visacci

La loggia della Villa Medicea di Careggi

A. Ferrucci, busto di Marsilio Ficino, 1522, Firenze, Duomo

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