Il 26 ottobre 1610 moriva a Siena il pittore e incisore Francesco Vanni. Finiti gli studi lavorò per un breve periodo a Bologna. Nel 1590 tornò a Siena e si dedicò a numerose opere d'arte sacra, commissionate per rispettare i nuovi canoni della Controriforma.
Nel 1595 realizzò una pianta di Siena che è stata definita "una fotografia ante litteram.”
La sua pittura subì gli influssi di Raffaello, di Federico Barocci e Annibale Carracci.
Morì a Siena nel 1610 e venne sepolto nella chiesa di San Giorgio.
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