giovedì 29 ottobre 2015

Il 29 ottobre 1633 nasceva a Firenze l’erudito e bibliofilo Antonio Magliabechi. Rimasto molto presto orfano di padre, cominciò un apprendistato in oreficeria; quando morì la madre, nel 1673, riprese gli studi con Michele Ermini, bibliotecario di Leopoldo de' Medici, divenendo famoso per l'ampia erudizione e la conoscenza del latino, del greco e dell'ebraico. Il granduca Cosimo III de' Medici lo nominò bibliotecario della Biblioteca Palatina di Firenze (confluita poi nella Biblioteca Medicea Laurenziana per i manoscritti e nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze per le opere a stampa), nella quale gli succedette con lo stesso incarico, l'amico Benedetto Bresciani.
L'Inquisizione lo sospettò di eresia per i vasti interessi verso ogni tipo di scritti e per la raccolta di un'ampia biblioteca personale che, costituita da circa 28.000 volumi, lasciò per testamento a "promuovere gli studi, le virtù, le scienze, e con quelle la pietà e il bene universale, a beneficio universale della città e specialmente ai poveri, chierici sacerdoti e secolari che non hanno modo di comprar libri e di poter studiare". La biblioteca, aperta al pubblico nel 1747, fornita di numerosi testi scientifici greci e latini e di trattati di medicina del tempo, a stampa e manoscritti, costituisce il nucleo originario dell'odierna Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, anticamente detta proprio Magliabechiana.

A. Montauti, busto di Antonio Magliabechi, 1725, Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale

La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

Medaglia con effige di Antonio Magliabechi

Nessun commento:

Posta un commento