martedì 22 marzo 2016

Il 20 marzo 1926 moriva a Firenze la pittrice galiziana Antonietta Brandeis. Dopo che la madre si sposò in seconde nozze con un veneziano, la famiglia si trasferì in laguna. Nel 1867 la Brandeis entrò nell'Accademia di Belle Arti di Venezia, e fu una delle prime donne a seguire lezioni di Belle Arti in Italia poiché esse avranno il diritto legale di ricevere un'educazione artistica solo nel 1875. Si rivelò molto abile nell'eseguire scene di vita quotidiana e si perfezionò come paesaggista e pittrice di città, sulla tradizione dei vedutisti. Realizzò molte mostre personali, a Venezia, Verona, Torino, Milano, Roma, Melbourne, Firenze e Budapest; in queste ultime due città diffuse il suo lavoro sotto il nome di Antonio Brandeis, dato che "l'artista aveva ricevuto elogi e critiche, ma non accettò le lodi pronunciate soltanto per il suo essere donna." L'ultima sua dimora fu la sua casa fiorentina di via Mannelli dal 1909, dopo la morte del marito Antonio Zamboni, veneziano. Le ultime volontà della pittrice comprendevano un lascito agli orfani dell'Istituto degl'Innocenti di Firenze, inclusi i suoi quaderni di bozzetti e alcune opere d'arte.



Il cortile del Bargello
www.sothebys.com 


Giardini a Firenze, parte di un dittico con Canale Veneziano
www.rowlesfineart.co.uk

Il Ponte Vecchio a Firenze
www.oilpaintingsgallery.com 

Veduta di Palazzo Vecchio a Firenze
www.oilpaintingsgallery.com 

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