mercoledì 23 marzo 2016

Il 23 marzo 1884 moriva a Firenze l'illustratore e pittore Angiolo Tricca. Allievo del pittore Vincenzo Chialli, nel 1837 si trasferì a Firenze dal suo paese natale, Sansepolcro, per frequentare l'Accademia di Belle Arti. Dimostrò subito una grande abilità nel disegno ancor più che nella pittura, ottenendo molte commissioni: in particolare copiare opere dei grandi maestri che serviranno poi per pubblicazioni a stampa dell'epoca. Nel 1845 si iscrisse alla Società Promotrice Fiorentina, proseguendo la sua attività di disegnatore e a partire dal 1849 iniziò a collaborare con vignette e caricature a vari giornali satirici come Il Piovano Arlotto, Il Lampione e La Lanterna di Diogene, con lo pseudonimo Tita, e divenne un frequentatore abituale del Caffè Michelangiolo. La sua attenzione si diresse poi verso la fotografia e la cromolitografia, non abbandonando la sua attività di "ricopiatore" di opere d'arte, che anzi gli frutterà la collaborazione con vari mercanti d'arte e alcuni restauri. E' noto soprattutto per le caricature e i disegni umoristici che spesso avevano come oggetto famosi artisti fiorentini (Carlo Lorenzini in arte Collodi, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani), frequentatori del Caffè Michelangelo.

Caricatura di Luigi Gattai

Caricatura di Perugini

Caricatura di Carlo Lorenzini, in arte Collodi, del 1875



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