martedì 22 marzo 2016

Via Sant'Egidio a Firenze deve il suo nome alla chiesa di Sant'Egidio, oggi inglobata al centro del porticato dell'Ospedale di Santa Maria Nuova. 
La sua fondazione è antichissima, nel corso dei secoli molti artisti vi lavorarono come Domenico Veneziano e Andrea del Castagno, che realizzarono un ciclo di affreschi. All'altare maggiore si trovava l'Adorazione dei Magi di Lorenzo Monaco, capolavoro dello stile gotico internazionale fiorentino, oggi agli Uffizi, sostituita nel 1483 dal Trittico Portinari di Hugo van der Goes, (anch'esso agli Uffizi), si tratta di una grandiosa pala d'altare fiamminga che fu ammirata e studiata dai maggiori artisti fiorentini, come Domenico Ghirlandaio e Sandro Botticelli.
L'aspetto attuale della chiesa è dovuto all'ultimo rinnovo della fine del Cinquecento, progettato da Bernardo Buontalenti e messo in opera da Giulio Parigi, quando gli affreschi furono coperti da quattro altari laterali classicheggianti in pietra serena. Sempre al Buontalenti risale l'invenzione della gradinata ricurva che porta al piano rialzato dell'altare.

Lorenzo Monaco, Adorazione dei Magi

Gradinata ricurva del Buontalenti

Hugo van der Goes, trittico Portinari

Interno della chiesa di Sant'Egidio

Esterno della chiesa di Sant'Egidio inglobata dall'Ospedale di Santa Maria Nuova

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