martedì 29 marzo 2016

Il 29 marzo 1838 moriva a Pisa l’incisore Carlo Lasinio. Nato a Trieste, avviò la sua formazione studiando pittura presso l'Accademia di Venezia. Ultimati gli studi decise di dedicarsi alla tecnica dell'incisione trasferendosi a Firenze, dove iniziò la sua fortunata carriera di incisore di riproduzioni. 
Nel gennaio del 1806, visitando il Camposanto di Pisa con Giovanni Rosini, titolare della stamperia "Società letteraria", Lasinio rimase talmente impressionato dallo stato di abbandono e degrado in cui versava il monumento che decise insieme a Rosini di ritrarre gli affreschi che ornavano le pareti del Camposanto per farne una pubblicazione. L'anno seguente la reggente Maria Luigia di Borbone lo nominò conservatore del Camposanto di Pisa, con il compenso annuo di 1260 lire ed emerito dell'Accademia di Belle Arti di Firenze. Oggi Carlo Lasinio è considerato un precursore della moderna museologia: adottò la compilazione di schedari analitici e inventari ragionati delle opere d'arte raccolte ed esposte in Camposanto.



Nessun commento:

Posta un commento