martedì 3 novembre 2015

Il 2 novembre 1699 nasceva a Parigi il pittore Jean Baptiste Siméon Chardin, pittore specializzato in nature morte e in quadri che ritraevano i giochi semplici dell'infanzia, oltre che nei ritratti a pastello. Preferì l'osservazione diretta della realtà allo studio dei grandi maestri, portandolo a dedicarsi alla natura morta, un genere pittorico considerato all’epoca minore, in cui Chardin raggiunse esiti decisamente innovativi. A partire dal 1735 fino al 1747, Chardin si dedicò alla pittura di genere, vera e propria svolta nella sua carriera che determinerà a partire dal 1737, primo anno in cui espose al Salon del Louvre, la consacrazione definitiva presso il pubblico e la critica. I protagonisti, domestici o giovani borghesi francesi, sono ritratti nello svolgimento di semplici attività quotidiane. Diderot, il suo maggiore biografo, lo definì "scienziato del colore e dell'armonia". Verso la fine della vita si diresse verso la tecnica del pastello.
"Io voglio riprodurre il più esattamente possibile la fattura, la struttura, la realtà degli oggetti; quelle superfici lisce, così propizie alla rifrazione e al riverbero del più piccolo raggio di luce che le colpisce" (da una sua lettere del 1725)
Alla Galleria degli Uffizi è conservato un suo quadro di genere, La Ragazza con Volano.

Autoritratto, 1775, Parigi, Musée du Louvre
La razza, 1728, Parigi, Musée du Louvre

Autoritratto, 1771, Parigi, Musée du Louvre

Ragazza con volano, 1741, Firenze, Galleria degli Uffizi


Bolle di sapone, 1734, Los Angeles, LACMA

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