sabato 20 febbraio 2016

Il 20 febbraio 1429 moriva a Firenze Giovanni di Bicci de' Medici. Fu il primo esponente di spicco del ramo centrale della famiglia e fondatore del Banco Medici. A servizio dallo zio Vieri, Giovanni imparò il mestiere di banchiere, diventando ben presto il responsabile della filiale a Roma, che spostò nel 1397 a Firenze, vicino ad Orsanmichele. Il banco Medici investì molto nel commercio delle stoffe, tanto che nel 1408 aveva già due filiali, una a Venezia e una a Roma, più una sotto-succursale a Napoli dipendente da Roma. Il banco della città papale fu quello più redditizio perché scelto dal Papa per l'amministrazione dei propri conti. Giovanni ricoprì molti incarichi pubblici, come priore o gonfaloniere, e prese parte alla discussione per l'istituzione del catasto nel 1427, preoccupandosi di apparire sempre il protettore del popolo contro l'oligarchia dominante. Giovanni di Bicci fu anche un importante mecenate e si servì di molti artisti per abbellire la città . La sua idea di mecenatismo era più benevolenza verso i concittadini, piuttosto che un uso politico dell'arte come prestigio e supremazia della famiglia, come invece la concepiranno i suoi figli e nipoti.


Chiesa di Orsanmichele, la cui facciata fu abbellita per volere del Medici



Basilica di San Lorenzo, ristrutturata per volere di Giovanni di Bicci


F. Brunelleschi, Spedale degli Innocenti, 1425-1427. Opera promossa da Giovanni di Bicci

Agnolo Bronzino e bottega, Giovanni di Bicci de'Medici, ritratto facente parte della serie dei personaggi illustri della corte medicea, 1555, Firenze, Galleria degli Uffizi

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