sabato 27 febbraio 2016

Il 27 febbraio 1755 nasceva a Livorno la poetessa Fortunata Sulgher. Bambina prodigio, già all'età di 10 anni cominciò a improvvisare versi. Studiò fisica e greco e nel 1777 si sposò con Giovanni Fantastici, da cui ebbe sette figli (cinque di quali morirono giovanissimi). Nel 1770 fu accolta nell'Accademia dell'Arcadia di Roma con lo pseudonimo di Temira Parraside, ma la prima pubblicazione arrivò solo nel 1785, grazie all'editore fiorentino Pietro Allegrini, e in seguito pubblicò molte altre opere poetiche. Recitava quasi tutte le sue composizioni alla Reale Accademia Fiorentina di Belle Lettere.
Angelica Kauffmann ne fece il ritratto nel 1792; la Sulgher la omaggiò quindi della dedica su di una sua nuova raccolta di poesie, edita a Siena: 
"I nostri nomi, o mia diletta, andranno,
Se a te son cara, anche all'età future,
E forse fia che un giorno invidia desti
L'udir che te cantai, che me pingesti."

Raffaello Morghen, Fortunata Sulgher Fantastici, 1794, incisione da un dipinto di Angelica Kauffmann, Milano, Civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli

A. Kauffmann, ritratto di Fortunata Sulgher Fantastici, 1792, Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina

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