martedì 8 settembre 2015

FIRENZE, LE CURE. Situato a nord rispetto al centro storico, questo quartiere un tempo era aperta campagna e fu urbanizzato soltanto nell'Ottocento: qui si trovava anche una delle barriere di dazio per chi arrivava in città. Il nome deriva dalle "curandaie", cioè le lavandaie, chiamate anche "cure", che sciacquavano i panni nel torrente Mugnone. Il curandaio era un antico mestiere nella produzione del lino: si "curavano" i lavaggi delle pezze per far perdere loro la ruvidità e il colore giallognolo e ottenere così morbidezza e un colore più bianco. In seguito il nome curandaio rimase semplicemente come sinonimo di lavandaio. Boccaccio ambientò in questa zona la favola di Calandrino e l'elitropia (pietra che rende invisibili).

Via Caracciolo sul torrente Mugnone

La stazione ferroviaria

Nessun commento:

Posta un commento