lunedì 7 settembre 2015

Il 7 settembre 1550 moriva a Firenze lo scultore ed architetto Niccolò Tribolo. 
Iniziò il suo apprendistato come intagliatore e scalpellino al fianco del maestro Jacopo Sansovino e si guadagnò ben presto il soprannome di Tribolo poiché a detta del Vasari era"un diavolo che sempre tribolava e travagliava gli altri."
Nel 1517 a seguito di un viaggio con Benvenuto Cellini a Venezia, iniziò un'attività artistica in proprio. Il suo talento gli permise di entrare a contatto con la corte medicea, nel 1536 Cosimo I lo incaricò di creare degli apparati decorativi in occasione della visita di Carlo V a Firenze. Molto abile nel disegno qualche anno più tardi fu chiamato ad eseguire il disegno per il pavimento in terracotta rossa e bianca della Biblioteca Medicea Laurenziana. Divenne architetto di corte, si occupò in particolare delle architetture dei giardini delle ville medicee, progettando i disegni geometrici degli spazi aperti, studiando quali fossero le piante sempreverdi da inserire all'interno di ogni giardino ed occupandosi anche della statuaria decorativa.
Il suo lavoro fu straordinario grazie anche all'aiuto di Piero da San Casciano, un ingegnere idraulico che si dedicò ai giochi d'acqua delle fontane di ogni giardino. Niccolò Tribolo lavorò al Giardino di Boboli, al Giardino dei Semplici, al giardino della Villa Corsini a Castello e ai giardini delle ville medicee La Petraia, Castello e Poggio a Caiano.

Pavimento della Biblioteca Medicea Laurenziana progettato da Niccolò Tribolo

Giardino della villa medicea di Castello

Giardino di Villa Corsini a Castello

Giardino di Villa La Petraia

Giardino dei Semplici

Ponte Rosso progettato da Niccolò Triboli



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