domenica 27 settembre 2015

Il 27 settembre 1389 nasceva a Firenze Cosimo de'Medici detto il Vecchio o pater patriae, primo uomo di Stato della famiglia Medici, fautore della sua fortuna e del banco fiorentino. La chiave del suo successo fu la moderazione: Firenze, ostile ad ogni tipo di dittatura, venne lasciata con parvenza di libertà, dato che Cosimo non si eresse mai esplicitamente al di sopra degli altri uomini politici, ma rimase un modesto cittadino. Francesco Guicciardini, nelle sue Storie Fiorentine, così lo descrive: "Fu tenuto uomo prudentissimo; fu ricchissimo più che alcuno privato, di chi s'avessi notizia in quella età; fu liberalissimo, massime nello edificare non da cittadino, ma da re. Edificò la casa loro di Firenze, San Lorenzo, la Badia di Fiesole, el convento di San Marco, Careggio...; e per lo stato grande, chè fu circa a trenta anni capo della città, per la prudenzia, per la ricchezza e per la magnificenzia ebbe tanta riputazione, che forse dalla declinazione di Roma insino a' tempi sua nessuno cittadino privato n'aveva avuta mai tanta..." Il mecenatismo fu una delle armi che Cosimo utilizzò grandemente, soprattutto per scopi propagandistici.

Pontormo, Ritratto di Cosimo il Vecchio, 1518-1520, Firenze, Uffizi (in quest'opera è presente la pianta di alloro, tradizionale emblema della famiglia)
Cosimo il Vecchio sulla mula bruna, particolare degli affreschi di Benozzo Gozzoli nella Cappella dei Magi, 1459, Palazzo Medici Riccardi, Firenze (al suo fianco il figlio Piero il Gottoso)


Cosimo il Vecchio nel cortile degli Uffizi a Firenze

La chiesa di Bosco ai Frati, fatta ristrutturare per sua iniziativa, Scarperia e San Piero, Firenze

Il Palazzo Medici Riccardi

Lastra tombale nella chiesa di San Lorenzo

La villa di Careggi

La loggetta al primo piano della villa

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