martedì 5 gennaio 2016

Il 2 gennaio 1557 moriva a Firenze il pittore Jacopo Carucci detto il Pontormo (proveniva da Pontormo, un sobborgo di Empoli). A causa della sfortunata morte dei genitori, Jacopo venne affidato alla porta dei Pupilli, la magistratura fiorentina che si occupava dei beni degli orfani, e fu preso in custodia dalla nonna materna Brigida, che gli fece dare istruzione e a tredici anni lo mandò a Firenze, dove poi visse praticamente tutta la vita.
Fu a bottega di Piero di Cosimo, Andrea del Sarto e Fra Bartolomeo e condivise buona parte della sua formazione con il pittore coetaneo Rosso Fiorentino.
Nel 1519 venne chiamato da Ottaviano de' Medici per occuparsi della decorazione del salone della villa di Poggio a Caiano. Nel 1522, a causa della peste che arrivò in città, si allontanò da Firenze e si recò, accompagnato dal solo allievo Bronzino, nella Certosa del Galluzzo, trovando ospitalità dai monaci fino al 1527.
Tornato a Firenze, ricevette subito l'incarico di decorare la Cappella Capponi nella chiesa di Santa Felicita. Dal 1546, il Pontormo lavorò per dieci anni - fino alla morte - alla decorazione del coro della chiesa di San Lorenzo, chiesa della famiglia dei Medici. Abbiamo una cospicua testimonianza dei suoi disegni preparatori, circa 400.

L'Ermafrodito

Cena di Emmaus, 1525, Firenze, Galleria degli Uffizi

Pomona, 1513-1521, Poggio a Caiano, Villa medicea

Visitazione, 1528-1530, Carmignano, propositura dei Santi Michele e Francesco

Visitazione, 1514-1516, Firenze, SS. Annunziata, Chiostrino dei Voti

Veronica, 1514, Firenze, chiesa di Santa Maria Novella, Cappella dei Papi

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