sabato 9 gennaio 2016

Il 9 gennaio 1881 nasceva a Firenze lo scrittore e poeta Giovanni Papini. Appassionato sin da piccolo alla lettura, nel 1899 si diplomò e insegnò qualche anno, per poi diventare bibliotecario.
Nel 1903, fondò assieme a Giuseppe Prezzolini, Giovanni Vailati e Mario Calderoni la rivista Leonardo e successivamente collaborò come redattore capo ne Il Regno del nazionalista Enrico Corradini. 
Nel 1908 fondò La Voce, destinata a essere una delle più importanti riviste culturali del Novecento, che continuò a gestire fino al 1916. Poco dopo fondò insieme a Giovanni Amendola la rivista Anima, di tendenza teosofica, che ebbe solo un anno di vita.
Il 1º gennaio 1913 creò con Ardengo Soffici la rivista Lacerba, appoggiando il futurismo.
Si batté per l'intervento italiano nella prima guerra mondiale ma non fu arruolato per problemi alla vista. 
Qualche anno più tardi aderì al fascismo ma nel 1935 rifiutò l'offerta della cattedra di letteratura italiana all'Università di Bologna. Nel 1937, pubblicò il primo volume - poi rimasto unico - della Storia della letteratura italiana con la dedica "Al Duce, amico della poesia e dei poeti". Poco dopo ricevette la nomina ad accademico d'Italia, accettò la direzione dell'Istituto di Studi sul Rinascimento e della rivista La Rinascita. 
Nel 1942 venne eletto, a Weimar, vice presidente del congresso dell'Unione Europea degli Scrittori 
Nel 1953 Papini fu colpito da una seria malattia: una paralisi progressiva che lo privò dell'uso delle gambe e delle braccia e perfino, nella sua fase terminale, della parola.



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