martedì 5 gennaio 2016

Il 5 gennaio 1824 nasceva a Siena lo scultore Tito Sarrocchi.
Nato in una famiglia povera, dovette provvedere al sostentamento dei fratelli dopo la morte della madre. Fin da piccolo frequentò il laboratorio che si occupava dei restauri del Duomo di Siena, interessandosi soprattutto alla scultura. Nel 1841 si trasferì a Firenze, dove seguì i corsi serali dell'Accademia di Belle Arti con Lorenzo Bartolini e in seguito entrò nella bottega di Giovanni Dupré, suo concittadino.
Nel 1852 creò la sua prima opera indipendente, La Baccante, e nel 1855 venne scelto per ultimare il monumento a Giuseppe Pianigioni, iniziato da Enea Becheroni.
Lavorò soprattutto a Siena e tra le sue opere più famose si ricordano alcune riproduzioni di opere scultoree antiche sottratte all'esposizione agli agenti atmosferici per preservarle, come la Fonte Gaia di Jacopo della Quercia, le sculture del Duomo di Siena e quelle per Santa Maria del Fiore a Firenze.
Dal 1873 ottenne alcuni importanti riconoscimenti accademici in tutta Italia e fece parte della Giunta Superiore di Belle Arti presso il Ministero della pubblica istruzione.
Sposato dal 1867 con la maremmana Emma Pallini, fu molto legato a Grosseto, dove realizzò varie opere.



Rilievi della fonte Gaia

Monumento ai caduti nella guerra di indipendenza, oggi nei giardini del viale Pannilunghi a San Prospero, Siena, 1879

La Fonte Gaia in piazza del Campo a Siena, 1868

L'invenzione della croce, Firenze, Facciata della basilica di Santa Croce, 1865

Lapide commemorativa dello scultore

Monumento a Sallustio Bandini in piazza Salimbeni, Siena, 1880


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